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Questo volume costituisce insieme un saggio e un'introduzione generale all'opera di Andrea Camilleri e vuole risultare immediatamente accessibile al pubblico sia dei lettori accaniti del grande scrittore siciliano sia di quelli che ancora non si sono cimentati con le sue opere. Questi ultimi dovrebbero sentirsi stimolati ad avvicinarsi finalmente all'universo camilleriano, mentre i primi, generalmente espertissimi, dovrebbero sentirsi piacevolmente coinvolti in una sorta di gioco spassoso ed erudito a chi ne sa una in più sul Maestro. L'autore muove da un'ipotesi interpretativa di fondo che vede in "Un filo di fumo", romanzo storico pubblicato nel 1980, cioè una quindicina di anni prima dell'esplosione del "caso Camilleri" in Italia, una sorta di matrice stilistica e narrativa per le opere successive. La vicenda della prima edizione di "Un filo di fumo" rappresentò per Camilleri quell'inizio di un riconoscimento editoriale a livello nazionale necessario a fortificare in lui la fiducia nelle proprie capacità di narratore. Un esame del "Glossario" posto in coda al romanzo, che Camilleri compilò di malavoglia (ma alla fine divertendosi) su invito dell'editore Livio Garzanti, permette di valutare appieno il fatto che "Un filo di fumo" contiene effettivamente in embrione tutta l'arte di Camilleri, poi dispiegata e disseminata negli anni in quasi tutte le opere successive.